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casa a posillipo 2

appartamento a Posillipo

Questo appartamento è situato a Posillipo al primo piano di un fabbricato degli inizi del ‘900 con struttura in muratura e ambienti dall’altezza generosa. I progettisti hanno scelto di conservare dove possibile le caratteristiche originarie ed alcuni elementi di pregio come gli infissi in legno, ma di rimuovere tutti gli interventi in laterizio compiuti nel corso degli anni. Le dimensioni non particolarmente generose (mq. 90) sono sfruttate al meglio da un progetto che predilige la continuità degli ambienti e la diffusione della luce naturale. In accordo con le predilezioni del proprietario, un giovane avvocato napoletano, l’intervento è stato caratterizzato da grande pulizia formale senza però rinunciare ad un effetto caldo ed accogliente. Si è scelto di ricoprire il vecchio pavimento in gres con una resina cementizia ad effetto spatolato che enfatizasse la continuità degli ambienti della casa (poche porte solo dove indispensabili) grazie alla completa assenza di giunture, ma risultasse comunque un materiale caldo grazie al tono leggermente ambrato. La luce naturale che filtra dalle numerose aperture crea dei suggestivi riflessi sul pavimento e attraversa gli ambienti della casa e le porte in cristallo che valorizzano anche gli effetti della luce artificiale. Il corridoio di ingresso è stato controsoffittato per alloggiare i corpi illuminanti e risultare al contempo più accogliente. Qui una trave di rinforzo che attraversa l’intero fabbricato una volta celata, è ritornata alla luce denunciando la sua natura prettamente tecnica. La porta della stanza degli ospiti volutamente sovradimensionata fa da fondale a questo ambiente e lascia filtrare la luce attraverso il cristallo grigio fumé. A sinistra un’armadiatura in rovere grigio su disegno cela impianti, capienti guardaroba e un piccolo ripostiglio. Il suo andamento obliquo è un invito a percorre il corridoio ed entrare nel soggiorno attraverso un vano ripulito dall’infisso e dalle cornici. Questo ambiente è in diretto contatto con la cucina grazie ad un ampio passaggio volutamente lasciato privo di porta. La cucina in rovere grigio e acciaio inox è generosamente illuminata da un balcone e da una finestra. Questa si trova allo stesso livello dei piani di lavoro e inquadra la vista degli alberi da frutto del giardino sottostante. L’aspetto high tech di questo ambiente è ulteriormente rimarcato dall’isola centrale in acciaio inox, ma è modulato dagli arredi del soggiorno: tavolo in wengè, sedie in tessuto, divano in stoffa e alcuni elementi acquistati durante i viaggi avventurosi che il proprietario è solito fare. Attraverso un piccolo corridoio si accede al bagno degli ospiti e alla stanza da letto padronale. Qui una parete color tortora fa da sfondo al letto in rovere chiaro. Al lato opposto porte in cristallo acidato schermano la cabina armadio. Un “angolo di risulta” della muratura è stato valorizzato dai progettisti mediante la creazione di un elemento che funge da cassettiera e da illuminazione. Gli elementi in palissandro ruotano su un perno centrale in modo da consentire un comodo accesso al loro contenuto, mentre due neon celati dal cristallo acidato creano un suggestivo elemento d’arredo.

Bagno ospiti: la resina ambra che ricopre il pavimento dell’intero appartamento si prolunga in bagno e risale le pareti. Contrappunti cromatici sono generati dalla resina color caffè del volume in cui è incassata la vasca in metacrilato e della nicchia del lavandino ricavata in quello che prima era il vano porta. Qui è incassato un mobile sospeso in rovere decapato su disegno che funge da appoggio per il catino le cui forme sinuose sono riprese dai sanitari a parete. La porta in vetro acidato lascia trasparire solo suggestivi giochi di luce. La finestra che dà sul corpo scale è schermata con un kilim marocchino e insieme alle candele e a pezzi acquistati durante viaggi avventurosi contribuisce a dotare di un’atmosfera esotica l’ambiente.

Bagno padronale: la mancanza di luce diretta di questo bagno diventa una caratteristica da enfatizzare per dare all’ambiente un aspetto di “antro” segreto e suggestivo. A terra la resina color liquirizia si prolunga nel piatto doccia senza soluzione di continuità. A parete la resina verde valorizza ulteriormente il bianco dei sanitari  e la cromatura di rubinetteria ed accessori. La mensola in cemento di servizio per il lavabo a parete si prolunga fino ad attraversare il cristallo del vano doccia e fungere da seduta per quest’ultimo. Quattro nicchie quadrate sono utilizzate come contenitori e contrappunti cromatici. Una veneziana in alluminio separa l’ambiente bagno dalla lavanderia.

dimensioni: mq.90

quando: 2005

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